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Magnolia

il nuovo disco

07.06.1917 Giugno 201934206

Presentazione Mattanza “Magnolia”

in Articoli, News, Ressegna stampa
“Magnolia”

Fiorisce il nuovo album dei Mattanza nutrito e curato nell’arco di due anni di ricerca sul campo e nel ricco archivio di Mimmo Martino, spirito e poesia del gruppo. “Magnolia” è il titolo di questo nuovo disco, edito da Sveva Edizioni di Reggio Calabria, a cui si deve anche la produzione, e da Edizioni Miseria e Nobiltà di Milano. Sarà presentato giovedì 13 giugno alle ore 21, al teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria.

Magnolia, un arbusto sempreverde, un albero maestoso dalle profonde radici e dai grandi e profumati fiori protesi verso l’alto come a saldare cielo e terra, è anche il nome dell’associazione culturale di Reggio Calabria che per Mimmo Martino è stata costante ispirazione.

Pur restando fedeli all’ispirazione originaria di dare voce alla Cultura, alla Storia e alle Tradizioni di un Popolo, che altrimenti sarebbe come “un albero senza radici” e dunque “destinato a morire”, i Mattanza sperimentano e propongono linguaggi musicali innovativi, capaci di intrecciare la carica ritmica e evocativa di strumenti popolari – come i tamburelli, i fiati popolari, la mandola, la lira calabrese, la zampogna, la ciaramella, la chitarra battente, il cimbalo – con melodie e sonorità rese più moderne da bilanciati inserti di elettronica.

La loro è un’identità che resta salda e fedele a quella primigenia nella misura in cui si rivela incline a misurarsi con i tempi, tutti i tempi, e in questi veicolare contenuti antichi ma di forza e saggezza intramontabili, plasmando lo stesso uso degli strumenti, finanche della batteria, alla missione etica, più che etnica, di valorizzare parole e storie che abitano e alimentano le nostre tradizioni popolari.

Il disco

“Magnolia” è un disco che attinge dal ricco repertorio di Mimmo Martino, dando alla luce “Suspiru”, con la partecipazione canora del rapper calabrese Kento, e riproponendo “Il fuso” in un nuovo arrangiamento, con le musiche di Mario Lo Cascio. Ad impreziosire il racconto de “Il fuso”, uno dei brani ai quali i Mattanza sono più affezionati, anche i fiati dell’Orchestra Giovanile dello Stretto “Vincenzo Leotta”, diretta dal maestro Alessandro Monorchio, suonati da Federica Macheda (clarinetto), Davide Maria Quattrone (sax contralto), Umberto De Felice (sax tenore), Giancarlo Morabito (sax baritono), Noel Battaglia (eufonio), Alessio Saccà (trombone), Francesco Albanese (trombone), Federico Morabito (tromba), Michele Giordano (tromba) e Loris Scarcella (tuba).

Dallo stesso scrigno proviene anche “Cantu”, brano scritto da Mimmo Martino, che ne ha curato anche le musiche assieme a altre due pietre miliari della storia dei Mattanza: Vincenzo Petea e Carmelo Zumbo. La novità di questo brano in questo album è l’inserto di voce e mandolino del figlio di Mimmo, Simone Martino.

Altra perla tradizionale è il brano “Vitti ’na crozza” che nella versione per Magnolia è arricchita dalla tromba di Fabrizio Bosso e riserva anche un’altra emozionante sorpresa.

È un testo di Salvatore Filocamo, con integrazioni di Rosamaria Scopelliti e le musiche di Mario Lo Cascio, a dare il titolo all’album “Magnolia”. Una melodia inedita impreziosita dal suono della kora del musicista senegalese Jali Diabate.

“Magnolia” è, infatti, anche un disco frutto di collaborazioni preziose con tanti musicisti. Tra questi anche gli Archi dell’Orchestra del Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria diretti dal maestro Pasquale Faucitano (violino) e composti da Paola Russo (violino), Sergio Tommasini (viola), Ludovica Cordova (violoncello) e Genziana D’Anna (violoncello). Sono anche loro, le note d’argento che intrecciano i fili lunari di Magnolia. La Luna, con il suo fascino misterioso, la sua luce e la sua ombra, ha ispirato quattro brani del nuovo album. Un lavoro costantemente corale che si pregia: delle musiche di Mario Lo Cascio per “Luna Turca”, il singolo già presentato lo scorso gennaio e reso peculiare anche dal suono della marimba del musicista calabrese Giuseppe Cacciola; delle parole e della voce di Faisal Taher, musicista palestinese catanese d’adozione, per “Preludio alla Luna” che precede “San To Fengari”, brano in parte tradizionale in greco di Calabria tradotto e integrato da Rosamaria Scopelliti (che ne ha curato anche le musiche); delle parole e della melodia del musicista palermitano Alfonso Moscato per “Malaluna” e “Carzaratu”.

Dallo stimolante incontro con il cantautore toscano Dante Francani nasce, infine, “Eravate Eravamo”, che si affianca ad “Ah Diu! Chi pena!” di Mimmo Martino.

Conferenza stampa

Dichiarazioni Conferenza stampa
Malavenda Café, venerdì 7 giugno 2019

Magnolia contiene brani inediti e qualche brano riarrangiato da noi in modo originale. Tra questi ultimi, anche Vitti ‘na crozza che, per Mimmo e per noi, condensa la fusione tra la letteratura popolare e la nostra ricerca musicale e culturale. Invitiamo il pubblico a lasciarsi sorprendere ed emozionare dalla versione di questo brano nell’album Magnolia.

ha spiegato il musicista Mario Lo Cascio.

Magnolia è un disco di incontri e contaminazioni, di sonorità ancestrali e inconsuete. Ponte fra il vecchio e il nuovo corso è l’obiettivo: la valorizzazione della letteratura popolare, spesso svilita e immiserita dal mero intrattenimento, attraverso un utilizzo coscienzioso degli strumenti tutti, un costante lavoro di ricerca sul campo e una minuziosa cura formale, una veste musicale che ne esalti i contenuti e il messaggio di appartenenza, di radici, di sangue e resistenza ed anche quello di amore spietato che scuote i mondi e li unisce.

ha sottolineato la cantante Rosamaria Scopelliti.

Magnolia è il nostro primo disco con la batteria. Essa si sposa perfettamente con le sonorità degli strumenti della traduzione popolare. La chiave di questa combinazione armoniosa e bilanciata è rappresentata proprio dalla valorizzazione dei contenuti del testo e dalla messa in risalto della musicalità delle parole.

ha evidenziato il musicista Roberto Aricò.

Stiamo promuovendo il disco attraverso numerose piattaforme mondiali perché crediamo in questo progetto. Ci abbiamo creduto subito per il tratto di qualità che lo contraddistingue, per il connubio tra musica e cultura che lo anima. Per questa ragione, con Antonio Marino e Sveva Edizioni di Reggio Calabria, abbiamo ritenuto particolarmente interessante il lavoro e abbiamo deciso di investire su di esso.

ha commentato Francesco Monteleone di Edizioni Miseria e Nobiltà di Milano.

“Mi sento adottato dai Mattanza e sono particolarmente contento di partecipare a questo debutto con un racconto universale che attinge dal mito e che è un omaggio alla grecità presente nella nostra cultura ed anche in questo disco”

ha sottolineato l’attore reggino Lorenzo Praticò.

Sono grato per questa occasione di contribuire allo spettacolo targato Magnolia Mattanza, anche perché mi legava a Mimmo Martino una lunga conoscenza. Gli interventi teatrali saranno orientati ad esaltare la musicalità delle parole, con il ricorso a registri alternati, al fine di armonizzare gli stessi con l’anima di Magnolia, disco dall’identità composita e variegata.

ha commentato il drammaturgo e regista Massimo Barilla.

Per i giovani dell’orchestra, questa collaborazione e questa partecipazione al teatro Cilea rappresentano due regali preziosi, occasioni in cui crescere ed imparare tantissimo. Di questo vi siano profondamente grati.

ha sottolineato il maestro Alessandro Monorchio, direttore dell’Orchestra giovanile dello Stretto “Vincenzo Leotta”.

Il debutto

Il debutto al teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, giovedì 13 giugno alle ore 21

Tutto è pronto per questa fioritura musicale che, sul finire del primavera, apre alla nuova stagione e si preannuncia un vero e proprio spettacolo.

Al teatro “Francesco Cilea”, giovedì 13 giugno alle ore 21, con i Mattanza suoneranno il musicista Jali Diabate, l’orchestra giovanile dello Stretto “Vincenzo Leotta” diretta dal maestro Alessandro Monorchio e gli Archi dell’orchestra del teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, diretti dal maestro Pasquale Faucitano. Con i Mattanza si esibirà anche Mario Crispi, compositore e versatile fiatista palermitano.

Il concerto di presentazione sarà altresì arricchito dalle incursioni teatrali degli attori reggini Daniela Marra e Lorenzo Praticò, sui testi del drammaturgo, poeta, sceneggiatore e regista Massimo Barilla.

Dichiarazione di Antonio Marino

Sveva Edizioni ha sposato il progetto dei Mattanza con orgoglio e convinzione – ha sottolineato Antonio Marino – e con la consapevolezza di contribuire così non solo alla crescita culturale del nostro territorio ma anche e soprattutto ad una visione della musica che si nutra di radici, cultura e letteratura popolare e ricerca di nuove sonorità che valorizzino contenuti e storie sempre straordinariamente contemporanei. È proprio questa ricchezza a rendere i Mattanza un patrimonio prezioso della nostra Terra, una voce autorevole, credibile e necessaria, capace di raccontare, oltre ogni confine, le nostre radici e la nostra Storia

ha evidenziato Antonio Marino di Sveva Edizioni di Reggio Calabria

Lo spettacolo
Forti e profonde le radici della Magnolia dei Mattanza
Al teatro Cilea un concerto dedicato al nuovo disco e non solo, nel ricordo di Mimmo Martino
 
Tra atmosfere antiche e contemporanee, cullata dalla luna e alimentata dalla memoria che ha radici per appartenere alla terra ed anche chiome per mirare a solcare nuovi orizzonti, è fiorita la Magnolia dei Mattanza, il nuovo disco edito da Sveva Edizioni di Reggio Calabria, a cui si deve anche la produzione, e da Edizioni Miseria e Nobiltà di Milano.
Il palco del teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria, con le suggestive istallazioni multimediali di Claudio Martino e le luci di Simone Casile, ha fatto da cornice ad uno spettacolo che ha intrecciato la migliore tradizione dei Mattanza con un sound originale, frutto di un incontro sorprendentemente naturale tra gli strumenti della tradizione popolare e l’elettronica.
I Mattanza sono Mimmo Martino (r-esistenza), Rosamaria Scopelliti (voce, percussioni, tastiere), Roberto Aricò (basso elettrico, synth, voce), Gino Mattiani (tastiere, fisarmonica, fiati popolari, mandola, voce), Fabio Moragas (chitarra battente, mandola, voce), Emiliano Laganà (batteria), Claudio Paci (percussioni, berimbau, didgeridoo, elettronica), Mario Lo Cascio (chitarra classica, semiacustica, tastiera, voce).
Magnolia è il primo disco da quando Mimmo Martino “parla da un’altra stanza” restando, in modo naturale, spirito e poesia del gruppo. Un legame inestricabile suggellato nello storico brano Vitti ‘Na Crozza, riproposto in questo album con la voce di Mimmo Martino e, in occasione del concerto, grazie alla magia del figlio Claudio, anche con il “suo profilo” e poi con la “sua presenza”, lì sul palco insieme a coloro che stanno portando avanti lo stesso appassionato progetto culturale, nutrito di radici e di futuro.
“Siamo davvero contenti di quello che abbiamo potuto proporre al pubblico del Cilea in questa occasione. Tutto questo è Magnolia, il nuovo album di Mattanza che Sveva Edizioni Reggio Calabria ha deciso di produrre e, in collaborazione con Lino Lacquaniti e Francesco Monteleone di Edizioni Miseria e Nobiltà di Milano, di distribuire. Una serata particolare, naturale concretizzazione di una visione alimentata già cinquant’anni fa a Reggio Calabria, quando due giovani investivano nella musica con l’etichetta Fata Morgana. Quei due giovani erano mio padre e il padre di Lino Lacquaniti che ha sostenuto con me questo progetto. Già allora si lavorava per dare voce ad una Calabria che aveva tanto di bello da raccontare e far conoscere. Con i Mattanza, oggi noi proseguiamo con convinzione e con passione nel segno di quella visione”, ha commentato Antonio Marino di Sveva Edizioni Reggio Calabria.
Il dono de Il fuso come pegno d’Amore, il sentimento infedele in Suspiru, la passione civile e la resistenza alle avversità di Magnolia, poi la luce e l’ombra delle lune di Magnolia – Luna Turca, Preludio alla luna, San to fengari, Malaluna e Carzaratu – ed infine il riscatto, quello dalla morte del pensiero nel Cantu, quello dalla morte l’amore in Eravate Eravamo e quello dalla morte del corpo in Vitti ‘na crozza: così i Mattanza hanno proposto al pubblico brani inediti e qualche riarrangiamento originale, lasciando seguire al nuovo alcune tra le canzoni più rappresentative del loro repertorio tradizionale come Nesci Suli, Kridenza, Un Servu e un Cristu, Mattanza, Kalavrisella, Vacci canzuna mia, Ricchi e povari, molte delle quali per l’occasione eseguite con ilcompositore e fiatista palermitano Mario Crispi.
“E’ stata un’esperienza particolarmente positiva questa collaborazione con i Mattanza in occasione del concerto di presentazione. Momenti come questo sono sempre occasioni di maturazione. Suonare con loro mi ha permesso di contribuire al loro percorso discografico e soprattutto culturale e di entrare in contatto con una storia che è una storia comune. Se raccontata coralmente, come in questo caso, tale storia comune è destinata a non essere dimenticata”, ha commentato Mario Crispi.
Ad impreziosire il mosaico di note e storie sul palco del teatro Cilea, anche le sapienti sonorità del musicista senegalese Jali Diabate, il talento degli Archi dell’Orchestra del Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria diretti dal maestro Pasquale Faucitano (violino) e composti da Paola Russo (violino), Sergio Tommasini (viola), Ludovica Cordova (violoncello) e Genziana D’Anna (violoncello), e dei fiati dell’Orchestra Giovanile dello Stretto Vincenzo Leotta, diretta dal maestro Alessandro Monorchio, suonati da Federica Macheda (clarinetto), Davide Maria Quattrone (sax contralto), Umberto De Felice (sax tenore), Giancarlo Morabito (sax baritono), Noel Battaglia (eufonio), Alessio Saccà (trombone), Francesco Albanese (trombone), Federico Morabito (tromba), Michele Giordano (tromba) e Loris Scarcella (tuba).
Con Magnolia i Mattanza propongono linguaggi musicali innovativi, capaci di intrecciare la carica ritmica e evocativa di strumenti popolari – come i tamburelli, i fiati popolari, la mandola, la lira calabrese, la zampogna, la ciaramella, la chitarra battente, il cimbalo – con melodie e sonorità rese più moderne da bilanciati inserti di elettronica.
La loro è un’identità che resta salda e fedele a quella primigenia nella misura in cui si rivela incline a rapportarsi con i tempi, tutti i tempi, e in questi veicolare contenuti antichi ma di forza e saggezza intramontabili, plasmando lo stesso uso degli strumenti, finanche della batteria, alla missione etica, più che etnica, di valorizzare parole e storie che abitano e alimentano le nostre tradizioni popolari.
Un progetto reso possibile dalla preziosa collaborazione del tecnico del suono Biagio Laponte; un progetto che continua ad essere sostenuto da tante persone e tra queste anche Anna Chilà e Caterina Lo Presti, per tutti mamma Mattanza, un cuore di madre sempre generoso, l’associazione Magnolia, che porta il nome dell’album e di un albero maestoso e dalle radici profonde e che per Mimmo Martino era stata una importante ispirazione.
Una presentazione che si è avvalsa dell’intensa interpretazione in Dialetto dell’attrice reggina  Daniela Marra che ha introdotto il pubblico in questo viaggio alla ricerca di “un sonu, na nota suttirrata…..d’un tempu rimundatu prontu a jettari già dumani taddi di vita nova” lungo un sentiero di “petri addumati”. Un prologo e un epilogo ed in mezzo tutta la potenza evocativa della musica dei Mattanza scandita da una originale narrazione.
La voce ancestrale della nostra grecità è stata affidata al fascino seducente di Peithò, alla forza generatrice di Afrodite, alla saggezza inossidabile di Atena, alla maternità selvatica di Artemide, alle oscurità notturne di Ecate, all’ombra della luna nuova di Perseide, allo splendore della luna piena Selene, alla luce che sfida di Chaos, all’amore vendicativo di Anteros e alla dirompente vitalità di Persefone. Grazie agli incanti multimediali di Claudio Martino, con le luci di Simone Casile e al talento di Lorenzo Praticò, le anime di Magnolia hanno rappresentato i fili che, tra un brano e l’altro, hanno intrecciato motivi mitologici. Tasselli teatrali originali, plasmati dal drammaturgo e regista Massimo Barilla che in essi ha saputo magistralmente fondere le tensioni contemporanee e l’antica saggezza dei Greci.
Le emozioni

Un’ondata incontenibile di emozioni ha travolto me e i miei compagni in occasione di questa presentazione. Siamo davvero contenti dell’incontro con il pubblico che ci ripaga del lavoro impegnativo di questi due anni di ricerca e di lavoro, due anni di cose belle che abbiamo fatto insieme.

ha commentato Rosamaria Scopelliti.

Restiamo fedeli alle radici con un linguaggio nuovo e ci prepariamo ad una estate di concerti. Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto originale, il cui il messaggio non cambia, nel segno dell’eredita’ di Mimmo Martino e di quelle radici che solo la ricerca può aiutare a mantenere vitali e profonde.

ha sottolineato Mario Lo Cascio.

Grazie a Mimmo Martino per avermi voluto nei Mattanza e grazie ai Mattanza per questo disco, il primo con la batteria. Spero di aver saputo fondere i suoni ancestrali dei tipici strumenti a percussione con il suono più moderno della batteria e di aver portato un pò di innovazione e freschezza al progetto.

ha evidenziato Emiliano Laganà.

Abbiamo seminato e adesso è tempo di raccolta dei frutti di questo intenso lavoro. Ci accompagnano tanti pensieri, curiamo le nostre radici, ma è anche tempo di guardare e speriamo che il pubblico ci segua.

ha commentato Gino Mattiani.

Abbiamo vissuto delle emozioni fortissime e siamo felici che il pubblico abbia condiviso il nostro progetto. Speriamo che anche a loro sia arrivata tutta la nostra emozione. Siamo soddisfatti di questa presentazione e già pensiamo ai prossimi concerti.

ha sottolineato il bassista Roberto Aricò.

Abbiamo lavorato a lungo ed insieme per questo nuovo disco e la soddisfazione di questa serata ci motiva ad andare avanti con maggiore passione e convinzione.

ha commentato Claudio Paci

La presentazione di questo lavoro, in una cornice così emozionante come il teatro Cilea, segna un punto di svolta nel cammino del progetto dei Mattanza e del percorso professionale di ogni singolo componente del gruppo, indipendentemente dal rapporto umano e artistico avuto con Mimmo Martino. Sono molto felice per questo concerto. Far parte di questa realtà mi fa sentire particolarmente fortunato.

ha evidenziato Fabio Moragas.

 

A cura di Anna Foti.

MattanzaMagnolia

Foto di Marco Costantino
Luci di Simone Casile

i Mattanza
Mario Lo Cascio

Mario Lo Cascio

chitarra, lira calabrese, voce

Musicista, musicoterapeuta, compositore, produttore musicale e strumentista (pianoforte, tastiere, chitarra classica ed acustica, lira calabrese, fisarmonica, percussioni, fiati e corde popolari). Ha suonato, tra gli altri, con Phaleg (Re Niliu’s...

Mario Lo Cascio

chitarra, lira calabrese, voce

Rosamaria Scopelliti

Rosamaria Scopelliti

voce, percussioni

Musicista, cantante, insegnante di canto, percussionista. Ha conseguito il diploma di laurea in canto lirico con lode e menzione d’onore, presso il Conservatorio di Musica F. Cilea di Reggio Calabria,...

Rosamaria Scopelliti

voce, percussioni

Partecipazioni
Giacomo Farina

Giacomo Farina

percussioni e rumori

Dal 1976 al 1995 è musicista professionista e personal manager del gruppo musicale Kunsertu per conto della Cooperativa Kunsertu, con la quale realizza 5 dischi distribuiti in tutto il mondo...

Giacomo Farina

percussioni e rumori

Jali Diabate

Jali Diabate

Allo spettacolo del prossimo 13 Giugno, tra i molti musicisti che hanno contribuito a impreziosire un album che fin dall’inizio abbiamo concepito all’insegna della contaminazione – di suoni, di testi,...

Jali Diabate

Archi dell’Orchestra del Teatro “F. Cilea”

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Le atmosfere di alcuni dei brani della nostra Magnolia sono attraversate dal filo splendente della Luna. Il suo tocco, a seconda delle situazioni, accarezza l’anima, abbrutisce il corpo, gela la...

Archi dell’Orchestra del Teatro “F. Cilea”

Orchestra Giovanile dello Stretto “V. Leotta”

Orchestra Giovanile dello Stretto “V. Leotta”

Una delle cose che ci piace fare è coinvolgere nei nostri progetti più importanti le realtà che operano nel territorio reggino ispirate dagli stessi principi di ri-esistenza che animano anche...

Orchestra Giovanile dello Stretto “V. Leotta”

Kento

Kento

1) È un rapper, blogger e attivista sociale che opera da anni sulla scena rap internazionale. 2) Ha registrato un disco, “Resistenza sonora”, passato alla storia come il primo disco...

Kento

Fabrizio Bosso

Fabrizio Bosso

In sala di registrazione, nei mesi passati, uno dei brani più rappresentativi e conosciuti del nostro Sud e del repertorio Mattanza ha incontrato un trombettista di spessore internazionale. Fabrizio Bosso...

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Faisal Taher

Faisal Taher

Dare forma, anima e respiro a questo nuovo album ha significato per noi inoltrarsi lungo un sentiero, spesso non agevole da percorrere, che porta a mescolare e contaminare suoni, culture,...

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Giuseppe Cacciola

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Ormai lo sapete: una delle cose che rende immediatamente riconoscibile la nostra Luna turca è la linea di marimba che la percorre dall’inizio alla fine, intrecciando complicate danze col basso...

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Quello che vi stiamo preparando per il prossimo 13 Giugno è assai più di un concerto: è uno spettacolo completo, interamente pensato e scritto da un grande reggino. Avete presente...

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Lorenzo Praticò

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La narrazione delle vicende di Cantu da Passioni, uno dei nostri spettacoli più amati, è affidata alla voce calda e ferma di Lorenzo Praticò, attore e drammaturgo reggino con il...

Lorenzo Praticò

Simone Martino

Simone Martino

C’è chi col progetto Mattanza collabora, chi ci inciampa, chi lo incrocia, chi ci fa un tratto di strada, chi lo sposa per restargli fedele a vita, chi lo sostiene...

Simone Martino

Collaboratori
Claudio Martino

Claudio Martino

Grafico - Illustratore

Grafico, illustratore e modellatore 3D, nasce a Reggio Calabria nel 1984. Si laurea in Nuove Tecnologie dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (MI) nel 2008. È specializzato in...

Claudio Martino

Grafico - Illustratore

Biagio Laponte

Biagio Laponte

Fonico

Dal 2009 al 2015 lavora e collabora in qualità di tecnico del suono con artisti e strumentisti di musica classica nel panorama italiano, tra questi La Filarmonica della Scala, l’Orchestra...

Biagio Laponte

Fonico

Brani
  1. Il fuso – 3.47 Tradizionale / Lo Cascio
  2. Suspiru – 5.15 Martino / Kento (Carlo)
  3. Magnolia (’U ventu e ’i rrami) – 3.53 Filocamo / Lo Cascio / Scopelliti
  4. Luna turca – 4.01 Lo Cascio – Ed. CDclub
  5. Preludio alla luna – 1.57 Taher / Scopelliti
  6. San to Fengari – 3.48 Tradizionale / Scopelliti
  7. Carzaratu – 4.51 Moscato
  8. Malaluna – 3.40 Moscato
  9. Cantu – 3.41 Martino / Petea / Zumbo / Martino
  10. Eravate eravamo (Ah Diu! Chi pena!) – 3.37 Francani / Lo Cascio / Martino
  11. Vitti ’na crozza – 4.53 Tradizionale

Totale – 43:30

Altri dati

Prodotto da Sveva Edizioni Musicali Sas Reggio Calabria. Registrato al MasterT Studio di Villa S. Giovanni da Biagio Laponte, Antonio Taccone e Domenico Autelitano tra luglio 2018 e febbraio 2019. Mixato da Biagio Laponte e Antonio Taccone al MasterT Studio di Villa S. Giovanni. Masterizzato da Pietro Caramelli all’Energy Mastering di Milano. Edizioni: Sveva Edizioni Musicali Sas Reggio Calabria e Edizioni Musicali Miseria e Nobiltà Sas Milano. Live management e concerti Momenti Sonori Srl Milano tel. 393 9463679 – 393 9363673.

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Mimmo Martino – Viola contro tuttiMagnolia – Presentazione del nuovo album

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