L’ottima antologia Il Meglio dei Mattanza documenta il loro percorso artistico e di ricerca, e raccoglie una selezione dei brani realizzati per i tre dischi pubblicati in questi anni, ovvero Razza Marranchina nel 1997, Nesci Suli nel 2003 e Viaggio nel 2005, che evidenzia come il loro suono si sia sviluppato attraverso un percorso che partendo dalla Calabria li ha condotti ad esplorare sonorità e linguaggi musicali che spaziano dalle coste italiane fino a toccare quelle del Nord Africa e dei Balcani. A caratterizzare i vari brani è la voce ricca evocativa e ricca di personalità di Mimmo Martino, che ben si sposa con quella più dolce e cristallina di Marika Gatto in un dialogo continuo denso di suggestione, come dimostrano la splendida Kalavrisella, Rriggiu e Nebbia a la valle […]. Durante l’ascolto si apprezza la grande cura con la quale i Mattanza approcciano gli arrangiamenti, valorizzando al massimo la strumentazione tipica della tradizione calabrese come la lira calabrese, il mandolino, il flauto e il tamburello, come dimostrano la programmatica Mattanza e Viulina e il tradizionale siciliano Vitti ’na crozza. Il Meglio dei Mattanza è dunque una buona occasione per scoprire questo interessante gruppo calabrese impegnato nella divulgazione militante della tradizione musicale della sua terra, un’opera meritoria che ci auguriamo possa rappresentare per loro una continua occasione di crescita musicale.
(Salvatore Esposito per Blogfoolk)