REGGIO CALABRIA
Ieri mattina di buon ora la diretta su Rai Tre, a “Buongiorno Regione” per suggellare il momento topico che stanno vivendo. Mini tour a tema, prima della festività di Pasqua, per il gruppo reggino dei “Mattanza”. Fino alla capitale arriva “Cantu da passiuni”, popolarissimo spettacolo musicale-teatrale incentrato sul “Rivoggiu da Passioni” (l’orologio della passione), le ultime ventiquattr’ore terrene di un Cristo terreno, uomo come gli altri, calabrese. Uno spettacolo che incastona nei suoi testi brani tratti dalla cultura popolare, tutti tramandati oralmente, che descrivono i momenti salienti della passione di Gesù. Perchè i testi del Rivoggiu immaginano i racconti vissuti di gente della Calabria. Mimmo Martino, durante gli ultimi trent’anni, ha visitato i paesi più interni della regione ed ha assaporato come un’occasione unica il poter incontrare le poche persone che ancora conservano nella loro memoria stupende pagine di letteratura popolare. Da qui i ritratti di personaggi come la “gnura Nannina”, “donna Lucrezia” che parlano ancora e ancora attraverso Mimmo e Rosamaria, le tastiere e la fisarmonica di Enzo Petea, il basso e il contrabbasso di Roberto Aricò, la chitarra battente e quella classica di Fabio Moragas, le chitarre, la lira calabrese e i fiati popolari di Mario Lo Cascio, e i tamburi a cornice e le percussioni di Giacomo Farina.In questa splendida rappresentazione, il dolore terreno di Cristo viene fuori rilevando l’attualità del suo sacrificio, facendo pensare alle vittime innocenti che si continuano a piangere: donne e uomini morti di mafia, lavoro, povertà, indifferenza e superficialità. “Cantu da Passioni” nasce sulla base di queste premesse. Vuole essere un omaggio all’arte e alle tradizioni popolari di un’area geograficamente fondamentale per la comprensione di una cultura. Una raccolta di poesie con testi e canzoni capaci di valorizzare e rinvigorire il patrimonio storico e culturale di un popolo la cui storia secolare ha ispirato grandi artisti. «Un’esperienza bellissima ed unica» chiarisce il gruppo dopo le due date del fine settimana passato al castello di Castelnuovo Di Porto (Roma), Castello ed alla parrocchia di San Benedetto sempre nella capitale. “Cantu da Passioni” si propone anche di avvicinare tutti a questa forma di cultura tipica del Sud d’Italia, rivitalizzandola e mettendo in evidenza le somiglianze tra ritmi che accomunano vaste aree del mediterraneo. Diffondere la cultura riscoprendo le tradizioni e la memoria dei popoli dell’entroterra e delle coste attraverso la musica ed all’insegna della continuità, ponendosi in rapporto critico e costruttivo con le culture etnico – popolari del bacino mediterraneo ed europeo. L’opera è stata eseguita in precedenza in molte chiese di Reggio Calabria e della sua provincia, come la Cattedrale di Gerace e nella chiesa di Siderno Superiore. Ieri esibizione a Roghudi, nella sala cinematografica e stasera l’appuntamento alle 17.30 Mercoledi 27 Marzo, Cinquefrondi (Rc), Chiesa Matrice, alle 17.30.
Gabriella Lax per Calabria Ora
27 Marzo 2013
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